Trasformazione, Dedicazione e Consacrazione della Cappella militare che sovrasta il Sacrario di Redipuglia 3 settembre 2014

Il Settimanale online ROMASETTE del Vescovo di Roma, Papa Francesco, recita testuale:

Una visita, quella di Francesco al Sacrario militare, annunciata già il 6 giugno scorso, per ricordare l’«inutile strage» della prima guerra mondiale. In programma la visita privata al cimitero militare austro-ungarico di Redipuglia “… “ Intanto pochi giorni fa, il 3 settembre, è stata consacrata alla “Regina della Pace” la cappella posta sulla sommità del Sacrario: un’iniziativa nata dal progetto educativo “Umanità dentro la guerra” svolto da alcune scuole friulane e ispirato alla vicenda di umanità vissuta nella seconda guerra mondiale da un soldato di Gemona del Friuli, Ferdinando Pascolo, durante la “Campagna di Russia”.”

“…E, come dice Il Rettore del Sacrario, in sintonia con il Suo Ordinario, “Redipuglia deve essere un centro per la pace e per la memoria, per rendere omaggio, per non dimenticare, per trasmettere quei messaggi e quei valori in cui crediamo”.
Proprio nel cuore del Sacrario è presente l’Assunta, simbolo di tutte le madri e delle loro sofferenze e ai suoi piedi una frase di Ferdinando:
”………quella donna, che io trattai con rispetto, si comportò come tutte le madri di tutti i figli in guerra”. Una regina di pace.
Sono parole rivolte ora a tutti i pellegrini perché il linguaggio del cuore appartiene a tutte le lingue del mondo…”

Il testo integrale dell’intervento del consiglio pastorale si trova in calce al pdf nel collegamento sottostante “Dedicazione della cappella militare alla Regina della Pace”

Dedicazione della cappella militare alla Regina della Pace
La cerimonia è stata presieduta dall’Ordinario Militare per l’Italia, Arcivescovo  Santo Marcianò.
Nel resoconto è riportata l’Omelia della prof.ssa Anna Maria Zilli.
L’Omelia  si richiama ad una frase tratta dal Memoriale di  Ferdinando Pascolo:
”………quella donna, che io trattai con rispetto, si comportò come tutte le madri di tutti i figli in guerra”. Una regina di pace.
Queste, che toccano il cuore, sono parole rivolte  a tutti i pellegrini che visitano il Sacrario, è il linguaggio del cuore, esso appartiene a tutte le lingue del mondo.

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Comunicato dell’Associazione Nazionale Alpini

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